News: IL CHANGE MANAGEMENT : NECESSARIO PER USCIRE DALLA CRISI
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Inviato da cortamaltese
lunedì 23 agosto 2010 - 20:10:58


COME IMPOSTARE UN PROGETTO
DI CHANGE MANAGEMENT
IN AZIENDA
PER RISPONDERE IN MODO EFFICACE ALL'ATTUALE SITUAZIONE DI MERCATO
di Luca Borgonovo, Amm. Unico di SIRIO



Obiettivo di un progetto di "Change Management" oggi è certamente quello di attuare il cambiamento culturale ed organizzativo necessario a rispondere efficacemente alla situazione di crisi di mercato che sta logorando imprenditori e lavoratori di tutt'Italia (e non solo).
Obiettivi essenziali da realizzare sono pertanto:
1) il ripensamento della propria identità aziendale e del proprio business in funzione della mutata situazione di mercato,
2) l'adeguamento della propria struttura organizzativa e gestionale all' identità ed al business  
3) l'integrazione interfunzionale sui processi/progetti "core"  che sono gli unici che comandano
4) la responsabilizzazione di tutti (team e singoli) sui risultati piuttosto che sull'esecuzione di compiti. 

In termini più specifici gli obiettivi che il progetto di Change Mangement deve traguardare sono i seguenti:

1.Il “team” deve divenire il modello relazionale di riferimento in grado di favorire l’integrazione interfunzionale, la comunicazione, la condivisione e la motivazione alla collaborazione (possono nascere  pertanto:il Comitato di Vertice, Comitato di Direzione, Team di Processo/Progetto, Team di Miglioramento Specifico, Team di Preventivo e Team di Commessa);
2.la "macrostruttura organizzativa" (missione, visione, valori, aree strategiche e disegno organizzativo funzionale e processivo) deve essere ripensata in coerenza con l'identità aziendale, il business di riferimento, la cultura vigente in azienda, l'esigenza di ottimizzazione dei processi "core" a mezzo del lavoro in team;
3.deve essere ripensata la "microstruttura organizzativa e processiva" in coerenza con la  nuova macrostruttura e devono pertanto essere adeguati i “Profili di Ruolo” ed i relativi "Profili di Competenza" alle esigenze delle microstrutture organizzative e processive condivise;
4.il sistema informativo aziendale deve contemplare un miglior uso delle riunioni nonché  sistemi di gestione a vista che riportino gli obiettivi dei Team e l’andamento dei relativi  indicatori di risultato;
5. deve essere definito e strutturato un sistema di sviluppo delle competenze del personale basato sulla formazione e sul coaching/mentoring interno (modello anglosassone) che premi le aspirazioni meritevoli di crescita nel ruolo e di passaggio di ruolo;
6. deve essere ridefinito in coerenza con tutti i punti precedenti il sistema di valutazione dei risultati dei singoli e dei Team ed il collegato sistema motivazionale e premiante.

Il processo di Change Management può pertanto essere articolato almeno nelle 4 fasi a seguito descritte in modo dettagliato:

FASE 1) Formazione propedeutica di preparazione al Change Management
Questa fase intende preparare il personale aziendale al cambiamento culturale, organizzativo e gestionale necessario ad uscire vincenti dall'attuale situazione di crisi dei mercato. Con la formazione propedeutica si forniscono al gruppo dirigente nonchè al gruppo dei capi intermedi tutte le informazioni e le conoscenze essenziali per approcciare costruttivamente al cambiamento da realizzare. Si insiste sull'importanza del lavoro in team e sulla partecipazione propositiva di tutti al  miglioramento continuo. Ogni sessione formativa realizzata in questa fase è anticipata da una riunione aziendale in cui il Resp. della Formazione spiega le motivazioni che stanno alla base del percorso formativo in start up.
FASE 2) Ripensamento Strategico (identità e business):
Con questa fase si entra nella progettazione del cambiamento organizzativo e gestionale. I passi da realizzare sono i seguenti:
a) devono essere ripensate/definite le linee guida per lo sviluppo futuro dell’azienda che consistono in: missione,  visione e valori aziendali, piano strategico di massima per l'attuazione della visione, macrodisegno organizzativo e processivo;
b) devono essere ripensate/predisposte  coerenti microstrutture organizzative: funzionigramma, organigramma e disegno processivo;
c) devono essere ripensati/realizzati i Profili di Ruolo ed i corrispondenti Profili di Competenza di tutte le posizion i organizzative previste in azienda;
d) ogni responsabile di funzione deve quindi predisporre un piano di sviluppo per ognuno dei propri collaboratori diretti. L'obiettivo è quello di colmare i gap di competenza evienziati nel confronto con i Profili predisposti e insieme assicurare la corretta interpretazione del nuovo Profilo di Ruolo nel rispetto dei valori e della vision aziendale.
FASE 3) Riprogettazione ed attuazione dei nuovi sistemi di valutazione, di motivazione e di premi
In queasta fase si procede a:
a)progettare ed attuare il nuovo sistema di valutazione dei risultati aziendali conseguiti dai singoli e dai team in attuazione della nuova macrostruttura e delle nuove microstrutture;
b)progettare ed attuare il nuovo sistema di motivazione e di premi collegato al sistema di valutazione dei risultati.
FASE 4) Attivazione del nuovo modello organizzativo:
Con questa fase del lavoro si realizza la messa in atto di tutto quanto progettato. Partecipa tutto il personale in funzione delle proprie responsabilità organizzativo/gestionali definite dai nuovi Profili.
In questa fase l'attività di supporto al management (compresi i capi intermedi) da realizzare è tipicamente di empowerment e può contemplare sia una fase di formazione specifica sia e soprattutto una fase di coaching ai singoli manager/capi e ai neo costituiti Comitati e Team. A intervalli prestabiliti sono poi attivate sessioni si assessment per la valutazione dello stato d'avanzamento del cambiamento organizzativo e gestionale progettato a seguito delle quali possono opportunamente essere attivate  azioni correttive/di sostegno ai metodi, ai Team e/o ai singoli.



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